Quando tutto ebbe inizio…?

Indagando questa domanda oggi mi ritrovo a pensare a quando bambina con mio padre che mi teneva per mano
lo accompagnavo a comprare pietre e cristalli preziosi, oli dai profumi orientali, dischi e libri che parlavano di civiltà antiche e magiche.

Mio padre, tutto per me inizia da lì.

Ho conosciuto mio padre attraverso i suoi amori, le sue passioni che piano piano diventavano anche le mie.
Lui nel 1988 è morto, aveva 38 anni, io 9 e una grande sofferenza nel cuore.

Subito dopo la sua morte passavo le giornate immergendomi nei bauli contenenti le fotografie da lui scattate, mi ritrovavo a costruire storie sul suo passato, storie che non avevo potuto ascoltare dalla sua voce, ma che potevo vedere attraverso le sue immagini. Così il tempo fluiva e io tra le sue cose sentivo meno la sua mancanza, ascoltando i suoi dischi, leggendo i suoi libri, tenendo in mano i suoi preziosi cristalli e le sue fotografie…

Oggi 32 anni dopo, sento sempre più potenti le parti che ci legano, le sue eredità:
niente soldi, casa o macchina… ma tutto quello che mi compone!

Poco tempo fa, mettendo in ordine nella mia libreria ho trovato la mia prima cassetta con incisi su alcuni kirtan e una busta con dentro il mio primo libro di discorsi spirituali, un piccolo calendario con la foto di un santo indiano datato 1999.

Avevo 20 anni, ascoltavo kirtan, leggevo discorsi spirituali, sognavo l’India, amavo fotografare curavo i miei malesseri con i fiori di bach, mi sentivo tremendamente responsabile della felicità della mia famiglia e facevo di tutto per sostenerla. Poco dopo a causa di un brutto incidente stradale dove rischiai oltre che la paralisi totale del corpo, la morte, protetta da qualcosa o da qualcuno (in ospedale mi chiamavano la miracolata) mi ritrovai a superare quel brutto momento con un corpo estraneo che è entrato a far parte del mio corpo fisico, al quale ho dovuto abituarmi… una placca mi tiene C2 e C3, i problemi che ne sono derivati sono dei più svariati e le soluzioni che ho cercato per stare bene anche…

Nonostante tutti i pesanti bagagli che la vita mi ha presentato, mi reputo estremamente fortunata. Sono QUI, VIVO, CAMMINO, ho imparato a vedere la bellezza collaterale che esiste nei momenti, che viene prodotta durante gli episodi di profondo dolore, quel tipo di bellezza che riconosciamo molto difficilmente, ma c’è, esiste, è quel tipo di bellezza che piano piano ci permette di ritrovare la luce anche nel momento più buio, cambiando punto di vista, non focalizzando la nostra attenzione sulle emozioni che consideriamo negative.

Sono sempre stata molto sensibile fin da bambina all’energia, alle sensazioni che mi avvolgevano dall’esterno e dalle quali si producevano profonde intuizioni su quello che stava per accadere, le accoglievo senza fare troppe domande sul cosa fossero e da dove venissero, credevo e credo tuttora che non esita solo quello che vediamo, ma che l’Universo sia davvero ricco di messaggi da scoprire, da ascoltare e che le porte da aprire per indagare l’esistenza siano infinite, basta solo aver voglia di farlo.

Avevo 20 anni e il dolore che mi accompagnava mi conduceva in ricerca….
volevo conoscermi più profondamente, volevo sapere perché ero qui, chi ero realmente.

Il desiderio di scoprirmi, di indagare questo dolore, di conoscere l’essenza  nascosta,…
Queste sono alcune delle parti che mi hanno condotta all’inizio del viaggio.

La pratica e le mie formazioni, hanno sviluppato in me il grande desiderio di poter aiutare anche gli altri.

Olismo, fotografia, musica, scrittura, arte sotto tutte le sue forme, sono quello che amo, fanno parte della mia eredità, quella che ho deciso di abbracciare e che ho deciso di camminare, sperando di seminare durante il mio andare splendidi fiori che possano contribuire a portare bellezza nel mondo.

Ecco chi sono, mi chiamo Michela Corbo, questa è parte della mia storia.
YOGAMI nasce da qui e in questo spazio troverete le informazioni per poter praticare con me.