Ciò che c’è, ma che apparentemente non si vede.
Alcuni consigli sul come prepararsi a meditare.
Cosa stiamo cercando?
Cosa stai cercando??
Chiudi gli occhi e lasciati guidare nel profondo, un universo intero esiste dentro di noi e se vogliamo imparare a conoscerci più profondamente, scoprire il nostro vero potenziale, dovremo addentrarci proprio lì al suo interno, il vero mondo, quello abitato dal nostro sé interiore e che molto raramente arriviamo a comprendere in tutta la sua immensità.
Meditando permettiamo alla mente di divenire lucida e alla concentrazione di farsi più intensa.
Abbandonando l’ego, abbandonando il nostro corpo fisico, la nostra coscienza entrerà più facilmente in collegamento con la vastità della coscienza universale, con tutto quello che c’è, ma che non si vede.
Vi svelo un segreto =) : “Noi siamo molto più di tutto quello che crediamo di essere”. Dentro di noi c’è un universo infinito che possiamo raggiungere ogni volta che lo desideriamo. Chiudendo gli occhi, ponendoci in ascolto, potremo giungere dentro a quell’immensità.
La prima accortezza da avere quando ci immergiamo in meditazione è quella di non avere aspettative!!
Calmare la mente e rivolgere l’attenzione all’interno. Portare costanza nella pratica e un atteggiamento umile e sincero, tutto questo aiuterà… Ricordandoci sempre che :
“ Il Sé rivela se stesso per sua volontà”
(Katha Upanishad)
Come ogni cosa nella vita, non possiamo forzare ad aprirsi quello che è il nostro mondo interiore, perché se lo faremo, rischieremo che tardi ancora di più a mostrarsi in tutto il suo splendore. Come per ogni cosa, servono: calma, amore e gratitudine, solo in questo modo riusciremo ad aprire le porte.
Pensiamo alla meditazione come se fosse una cara amica. Quando una cara amica comincia a rivelarci i suoi segreti più intimi e profondi ?? Quando comincia a nutrire fiducia e rispetto nei nostri confronti!! GIUSTO?
Il nostro Sé non è altro che composto da Puro Amore e come tale risponderà solo all’ Amore e alla delicatezza…
Cominciamo a considerare il tempo in cui ci sediamo a meditare come qualcosa di sacro ed entriamoci con rispetto.
Immaginatevi come se ci stessimo per addentrate in un tempio sacro, e chiedetevi : come lo farei? Camminando e muovendoci in silenzio, portando curiosità ed entusiasmo, ma tutto con molta sacralità e con molto rispetto, vero?? Ebbene nello stesso modo dovremo addentrarci nella meditazione, perché meditare equivale proprio ad entrare in contatto con il nostro tempio interiore… Quindi, un tempio molto sacro!
Creare dei semplici rituali da portare nella pratica potrebbero aiutarci. Attraverso questi semplici gesti potremo consacrare il momento.
Possiamo preparare un posto dove andremo a meditare regolarmente, che può essere un piccolo angolino che diventerà il nostro angolo dedicato alla meditazione, in questo modo in quel posto si creerà una sottile energia che aiuterà a rivolgere la nostra mente all’interno. Possiamo usare sempre lo stesso cuscino che diventerà il nostro cuscino da meditazione, possiamo accendere una candela o un’incenso, adornare questo luogo con dei fiori… portare bellezza.
Un’altra buona abitudine prima di meditare, ma come prima di ogni pratica può essere prendersi un momento per purificare il nostro corpo, lavandoci la faccia, le mani e i piedi con acqua fresca e immaginando che l’acqua che scorre sul nostro corpo rimuova anche i detriti dalla nostra mente, rendendoci quindi freschi e leggeri sia nel corpo che nella mente.
Un altro dei punti che io considero profondamente importante, all’inizio e alla fine di ogni pratica è : imparare a inchinarsi.
“L’uomo non può vivere senza inchinarsi dinanzi a qualcosa; un uomo simile non sopporterebbe se stesso e nessuno lo sopporterebbe”
F. Dostoevski
Inchinarsi è un modo immediato per onorare il potere che è intorno a noi. Io solitamente mi inchino verso le 4 direzioni, riconoscendo che la sorgente è ovunque, riconoscendo il potere racchiuso in ogni direzione, chiedendole di sostenermi e di accompagnarmi durante il mio cammino e dopo mi inchino verso il punto in cui andrò a sedermi. In questo modo contatteremo la nostra essenza interiore dichiarandole che stiamo onorando anche noi stessi.
Per finire ringraziamo l’Universo e ringraziamo noi stessi silenziosamente nella nostra mente, con amore e umiltà.
Un altro consiglio è quello di cercare di fare tutto il più lentamente e consapevolmente possibile. Se entriamo in meditazione troppo in fretta ci ritroveremo con uno stato di nervosismo che accompagnerà tutta la nostra meditazione.
La lentezza porta la nostra mente in uno stato più equilibrato.
Ecco una prima serie di consigli, che spero vi possano essere utili, sul come prepararsi e come onorare il momento.
Colonna Sonora: O, I Love You – Essie Jain
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Buona pratica.
Michela
(pic by Me ©MichelaCorbo – Islanda 2017)