“Non ho bisogno di nulla”, la pace che deriva dal Dharma.

Questa mattina ho aperto le persiane e una leggera brezza ha portato il profumo delle lenzuola appena lavate fino a me; un profumo che mi ha fatto tornare bambina.
Un timido sole filtra tra le nuvole, chiudo gli occhi e un profondo senso di pace mi invade.

Mi trovo così a pensare alla nostra disperata ricerca di pace e armonia. Tutti noi desideriamo essere felici, eppure, inevitabilmente giunge qualcosa fino a noi… come un’onda inaspettata che ci sommerge e che ci porta lontano.
In questo modo annaspando attraversiamo momenti d’insoddisfazione, delusioni, paure, timori,… Disarmonie che ci conducono ad un profondo stato di sofferenza.
Eppure questi aspetti si ripresentano costantemente nelle nostre vite e noi puntualmente ci ritroviamo ogni volta ad essere infelici.

Ecco, la ragione per la quale il Buddha basò il suo insegnamento, il Dharma (la legge cosmica, l’ordine che stabilizza e governa l’Universo) sulla comprensione dell’eliminazione della sofferenza.
Concetto di assoluta importanza sia per il buddismo che per l’induismo.

Seguendo la via del Dharma si ottiene uno stato mentale attraverso il quale si entra in profonda beatitudine.


“Ognuno di voi sia un’isola per se stesso, sia un rifugio per se stesso: non c’è altro rifugio.
Sia la verità la vostra isola, sia la verità il vostro rifugio : non c’è altro rifugio”

diceva il Buddha

Questa è la sensazione che dovrebbe accompagnarci, la sensazione alla quale dovremmo aspirare:
Ognuno di noi un’isola per se stesso.
Ognuno di noi un rifugio nel quale ritrovarsi.
Uno stato di profonda calma nonostante il perenne caos.

Trovare la pace nonostante tutto

Non ho bisogno di nulla.
Provate a ripetere questa frase più volte silenziosamente nella vostra mente, come un mantra. Chiudete gli occhi e ripetetela connettendovi con il respiro : Non ho bisogno di nulla…
Cosa genera in voi?

Quando si pratica questa sensazione di pace, di benessere, è molto più facile da raggiungere perché impariamo a guardare dentro noi stessi, a contattare il nostro io interiore e a farlo con amore, abbandonando quell’intenso strato di nuvole che offuscano la visione, nascondendoci la realtà.

Diventiamo un passo alla volta più consapevoli di tutte quelle tensioni accumulate attraverso la nostra infelicità, loro sì sono lì, ma siamo noi ad aver permesso che si creassero e noi possiamo scioglierle, se davvero lo vogliamo…

La nostra attenzione, praticando, viene talmente ancorata a quello che sta accadendo dentro di noi, che il mondo esterno diventa silenzioso e anche se lui continua a far rumore, noi non gli diamo troppa importanza perché è la melodia che abbiamo dentro a catturarci… Dolce e rassicurante dopo averla risanata.

In questo stato di beatitudine noi non abbiamo bisogno di nulla.
L’assenza del bisogno genera in noi assoluta felicità.

Perché ricordiamo:
la maggior parte delle volte i bisogni che crediamo di avere sono effimeri.

Non ho bisogno di nulla, chiudo gli occhi e mi concentro sulla pace che genera questo stato.

Non ho bisogno di nulla, perché tutto è già racchiuso dentro di me.

Colonna sonora : You and I Are Falling, You and I Are Free – Rising Appalachia.

Buona pratica

Michela

(pic by me ©MichelaCorbo – Normandia 2014)

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