Abbiamo deciso di vivere o di sopravvivere? Riflessioni in tempo di quarantena…

Seduta in terrazzo con il grigiore del cielo che mi avvolge, ma non penetra, circondata dal verde delle piante, il colore che mi collega al cuore pulsante della terra, quando rifiorisce, quando risorge, penso a lei. Chiudo gli occhi e respirando la immagino, la sento, la vivo, cammino in lei, attraverso la mia immaginazione.

C’è vento e ulula, forse parla di dolore, ma anche di speranza.
L’aria è fresca, ma impalpabile, è leggera e pulita, ma è vaga… Lei lo sa e sparirà presto, appena tutti usciremo dalle nostre case e avremo dimenticato…

Voi lo avreste creduto che un giorno sarebbe arrivato un virus che ci avrebbe chiuso nelle nostre case? Un virus che ci avrebbe costretto alla distanza, che non avrebbe più permesso di stringerci tra le braccia, di sentire i nostri cuori uno sopra l’altro, di respirarci nel collo, lontani fisicamente sì uno dall’altro, ma che nello stesso tempo ci avrebbe portato a percepirci ancora più intensamente, a desiderarci così tanto da fare male.

Quanto eravamo fortunati. Potevamo percorrere tutte le strade che volevamo, raggiungere i luoghi che più amavamo, avevamo le mani piene e non le stringevamo le tenevamo larghe lasciando scivolare la preziosità, quella fatta di momenti, momenti semplici…

Quanto poco ci accontentavamo.

Dando tutto per scontato, una pizza con gli amici, stenderci su un prato o su una spiaggia, sentire il sole sulla nostra pelle, da lì non dagli unici spiragli che le nostre case hanno, quelli che ci collegano con il mondo esterno,…
Goderci il risveglio della primavera e dei colori che riprendono vita.
Tutto normale è vero?? Niente di strano…

Quanto calore possedevano però questi momenti.

Come fiamme, riscaldavano il nostro cuore senza che molti di noi ne fossero nemmeno consapevoli, ma loro c’erano ed erano lì per quello… Per farci accorgere di quanto bene avessimo, quanta ricchezza!

E’ dovuto arrivare lui: IL VIRUS e forse, impareremo che ogni attimo è prezioso senza più essere osservatori arbitrari delle nostre vite, lasciando che scorrano…

Senza più forse vivere soltanto a tratti: i nostri sogni, le nostre speranze e anche sì le nostre illusioni per poi accorgerci che erano tali, ma comunque andavano vissute per far sì che l’odore della polvere, non togliesse il posto al profumo delle foglie…!

Perché io ho scelto di vivere e non di sopravvivere!

Lo faremo tutti?

Buona riflessione
Michela

(pic by me ©MichelaCorbo – Norvegia 2018)

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