Una diretta per rispondere alle vostre domande

Questo post attende di essere pubblicato da qualche giorno, ma le mie emozioni mi hanno sussurrato di rallentare, ascoltarmi e passare il tempo libero in natura; mi mancava, avevo bisogno di respirarla e lei mi rassicura sempre quando siamo insieme!
Quindi, nonostante fosse pronto ha atteso il suo momento.

Ho deciso di scriverlo dopo la diretta su Instagram di domenica 17 maggio, seduta sul divano ripensando alle domande che mi sono state rivolte riguardo la pratica yoga e la meditazione, ho pensato che potesse essere utile anche per le persone che non sono riuscite a seguire la diretta…

Proverò a fare un riassunto =)

La prima domanda che mi è stata fatta è la seguente :

“La meditazione come funziona e come prepararsi?”

Nella risposta ho spiegato come l’idea di meditazione per me non riguardi solo il momento in cui ci sediamo e chiudiamo gli occhi.
Meditiamo per esempio anche quando svolgiamo la pratica degli asana, se siamo realmente connesse con quello che stiamo facendo e portiamo attenzione all’interno oltre che sulle sensazioni corporee, stiamo compiendo una meditazione in movimento.
Possiamo meditare quando camminiamo, quando laviamo i piatti, quando cuciniamo,.. Ogni momento della nostra giornata se svolto con consapevolezza, può farci entrare in meditazione.

Quando si è connessi con quello che si sta facendo la meditazione può essere presente in tutto l’arco della nostra giornata.

Cos’è la meditazione per me??

Una pausa da tutto quello che c’è fuori per portare l’attenzione dentro.
Un momento di profondo ascolto e profonda presenza, in cui ascoltando il mio io interiore faccio sempre più conoscenza con l’Universo che abita in me.
Il tempo in cui ricordo che la visione diventerà chiara e limpida solo nel momento in cui porterò la mia attenzione dentro, nel profondo del mio cuore e smetterò di essere concentrata invece su quello che accade all’esterno.

Come prepararsi :

Per me è molto importante cominciare a lavorare prima sul proprio corpo. Un corpo rigido e contratto difficilmente ci aiuterà ad assaporare il momento nella sua totalità, ma invece sarà molto probabile che la schiena non essendo forte e sciolta si irrigidirà, farà fatica a mantenersi ben eretta a lungo o ci verrà il classico formicolio alle gambe per esempio,.. Dopo un po’ sentiremo il corpo indolenzito e la nostra mente troverà così mille scuse per distrarsi, verrà catturata dalle sensazioni che il nostro corpo prova, in questo modo sarà molto facile fermare la nostra attenzione su tutti questi dolori e quindi sarà invece molto difficile lasciarsi completamente andare per poter vivere appieno l’esperienza.

Sapete perché gli yogi in passato hanno inventato gli asana?

Per tenere il nostro corpo morbido, fluido, in modo da riuscire a mantenere la posizione che teniamo in meditazione, anche molto a lungo senza sentire dolore.
Gli asana poi sono tanto altro certo, perché sono dei potentissimi farmaci naturali che ci permettono di lavorare su diversi aspetti in ogni sequenza che eseguiamo.

Altri punti importantissimi per me e che ripeto sempre sono :
Non avere aspettative, il credere che tutto sia possibile e che non sia reale solo quello che abbiamo davanti agli occhi, quello che crediamo di conoscere…

Chiudendo gli occhi e cominciando ad ascoltare nel silenzio il ritmo del nostro respiro cominceremo a portare l’attenzione sulle zone contratte che percepiamo nel nostro corpo e proveremo così a scioglierle, poi lasceremo andare i pensieri come se fossero delle nuvole passeggere e cominceremo ad ascoltare il nostro cuore arrivando piano piano ad un completo stato di pace, di beatitudine,..

Risiede in noi ricordate?? Ha solo il bisogno di essere ascoltata.

Se siete interessati a questi argomenti ne avevo parlato in maniera più approfondita in due articoli di cui vi allego qui i links :


La seconda domanda rivolta è stata :

“Respirazione e la concentrazione”

Partendo dal principio che per me la respirazione e la concentrazione sono collegate, ho ricordato quanto sia importante rimanere connessi al nostro respiro, una potente medicina che possediamo, ma che non riconosciamo perché diamo per scontata.
Pensiamo a quante volte normalmente nella quotidianità siamo connesse al nostro respiro?? Quante volte lo ascoltiamo per percepire come sta fluendo, per percepire se lo stiamo trattenendo…

Il respiro ci connette al presente

Ritornando al discorso iniziale, se siamo connesse a quello che siamo abituate a svolgere quotidianamente, consapevoli del momento presente, tutto diventa una forma di meditazione, ma la realtà invece qual’è?
Quando facciamo tutte queste cose la maggior parte delle volte siamo proiettate all’esterno, svolgiamo questi “compiti” in maniera automatica e mentre li facciamo pensiamo ad altre duemila cose che appartengono o al futuro o al passato.
Spesso pensiamo a tutto quello che dovremmo fare o a quello che è già accaduto e magari non è andato come avremmo voluto.

Invece se proviamo a chiudere per un attimo gli occhi e ci connettiamo al ritmo del nostro respiro dove ci porta lui??

Al presente, al qui e ora.

Ricordandoci che:
è l’unico momento al quale dovremmo essere ancorati.
Quello che è passato ormai è andato. Possiamo trarne una lezione, un insegnamento, ma non possiamo dannarci per come sono andate le cose.
Il futuro è mistero. Anche se facciamo mille progetti non avremo mai la certezza di quello che potrà accadere.
Quindi :
l’unico momento che ci permette di vivere la vita qual’è??
Il PRESENTE,.. Il QUI e ORA!! Allora cerchiamo di assaporarlo questo presente…

Ascoltando il respiro, troviamo anche la concentrazione: se siamo connesse al momento presente, lo stiamo vivendo siamo anche concentrate.

Respiro e concentrazione sono due degli elementi che io considero portanti nella pratica.

Terza ed ultima domanda perché era già volata un’ora =) :

Una ragazza che non aveva mai praticato mi ha chiesto di poter fare degli asana insieme per poter capire cosa fossero, ma :

Se non avete mai praticato e non conoscete lo Yoga, questo non sarebbe stato il modo giusto per sperimentarlo, far vedere semplicemente come svolgere due asana in una diretta sarebbe troppo riduttivo.

⇢Ogni pratica per me è un viaggio e all’interno di questo viaggio le mie allieve compiranno i loro personali viaggi, quindi ognuna di loro farà un viaggio nel viaggio.

Un primo incontro con lo Yoga va assaporato nella sua totalità, bisogna farne esperienza e un’esperienza non si compie attraverso la dimostrazione di come si svolgono due asana.

Io vi consiglio se siete interessati alla pratica, provate delle lezioni nella loro completezza, cercate un’insegnante che vi guidi nel viaggio, un’insegnante con il quale vi sentiate a proprio agio, che vi faccia sperimentare quello di cui sentite necessità…
Ognuno è diverso, ognuno ha le proprie necessità… Ascoltatevi e cercate la persona più in linea con quello che sentite, più affine a voi,.. Sicuramente esiste!!

Ricordatevi sempre che :
Non siete voi a dovervi adattare allo Yoga, ma è lo Yoga che si adatta a noi…
L’ importante non è arrivare a fare gli asana in maniera perfetta, quindi non sentitevi inadeguati quando non riuscite, perché altrimenti perdiamo di vista l’essenzialità dello yoga.

Per finire ricordate che :
Non arriveremo mai da nessuna parte… Il pu
nto importante non è raggiungere la meta, ma godersi il cammino!!
Ogni pratica un’esperienza che ci collega all’Universo che è intorno a noi e in noi.

Non abbiate quindi fretta.
Godetevi il cammino e camminate sorridendo, praticare è un piacere!

Queste sono cose che ripeto sempre all’ infinito alle mie allieve…

Se volete fare Yoga avere un insegnante con il quale camminare, con il quale confrontarvi è molto importante per non lavorare solo sul corpo, ma NEL CORPOMENTE – ANIMA aggiungo.

Anche l’online è perfetto… oggi lo posso affermare!
Vi confesso che all’inizio io stessa ero molto scettica e chi mi conosce lo sa, così fisica nei contatti, io che amo pazzamente gli abbracci. Oggi posso dire di essermi ricreduta su questo potente mezzo. Ci ha permesso di rimanere unite in questo periodo così difficile e anzi mi sento di dire che ci ha permesso di lavorare ancora più intensamente sotto un certo punto di vista… Essenziale però è essere seguiti anche online, avere sempre un punto di riferimento con il quale confrontarmi se ne sento necessità.

Ecco di questo più o meno abbiamo parlato e spero possa essere stato utile per voi!!

Un grande abbraccio

A presto
Michela

(pic by me ©MichelaCorbo – Bretagna 2014)

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